..Mandami una foto e una piccola descrizione della tua moto e io la pubblicherò decaffeinatorace@gmail.com
sabato 30 ottobre 2010
martedì 19 ottobre 2010
Harley Davidson 1903
La storia dell' Harley-Davidson comincia nel 1903, quando un ragazzo di ventun anni, William S. Harley, e il suo amico d’infanzia, Arthur Davidson, prendono la decisione di concretizzare i progetti che, fino a quel momento, erano stati solo un piacevole passatempo. Quel giorno segna la nascita di uno dei miti americani contemporanei.
A quel tempo Emil Krüger, un disegnatore industriale di origine tedesca, lavorava presso la Barth Manufacturing Company di Milwaukee, la medesima ditta nella quale Harley era disegnatore e Davidson modellista. I tre cominciano a trascorrere le loro serate in un seminterrato trasformato in laboratorio condividendo i propri interessi e la propria esperienza. Le sperimentazioni procedettero finché divenne necessaria la competenza specifica di un autentico meccanico e Walter Davidson, il fratello di Arthur, era l’uomo che ci voleva. Poco tempo più tardi anche William, altro componente della famiglia Davidson, venne coinvolto nella realizzazione del sogno che ormai aveva assorbito la vita dei suoi fratelli. Il primo prototipo della motocicletta era pronto.
Tutti i pezzi erano stati fabbricati a mano, spesso utilizzando materiale di recupero e una buona dose di ingegnosità. La leggenda vuole che, ad esempio, il carburatore fosse stato realizzato a partire da una lattina di conserva di pomodoro. Le sperimentazioni continuarono ininterrottamente fino al 1903 quando il coronamento del loro sogno era davvero vicino. Nel momento stesso in cui i quattro giovani dipinsero sulla porta la scritta Harley-Davidson Motor Co., nacque una leggenda.
A quel tempo Emil Krüger, un disegnatore industriale di origine tedesca, lavorava presso la Barth Manufacturing Company di Milwaukee, la medesima ditta nella quale Harley era disegnatore e Davidson modellista. I tre cominciano a trascorrere le loro serate in un seminterrato trasformato in laboratorio condividendo i propri interessi e la propria esperienza. Le sperimentazioni procedettero finché divenne necessaria la competenza specifica di un autentico meccanico e Walter Davidson, il fratello di Arthur, era l’uomo che ci voleva. Poco tempo più tardi anche William, altro componente della famiglia Davidson, venne coinvolto nella realizzazione del sogno che ormai aveva assorbito la vita dei suoi fratelli. Il primo prototipo della motocicletta era pronto.
Tutti i pezzi erano stati fabbricati a mano, spesso utilizzando materiale di recupero e una buona dose di ingegnosità. La leggenda vuole che, ad esempio, il carburatore fosse stato realizzato a partire da una lattina di conserva di pomodoro. Le sperimentazioni continuarono ininterrottamente fino al 1903 quando il coronamento del loro sogno era davvero vicino. Nel momento stesso in cui i quattro giovani dipinsero sulla porta la scritta Harley-Davidson Motor Co., nacque una leggenda.
In questa immagine da sinistra verso destra :
Arthur Davidson, Walter Davidson, William Harley e William Davidson.
mercoledì 13 ottobre 2010
Sportster XLH 883 - 38spl
Modello : Harley Davidson Sportster 883
Anno : 1996
Nome : Star
Proprietario : 38spl Link : www.38spl.ch
Foto : 38spl
Thanks Sébastien Castella and 38spl
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XLH
martedì 12 ottobre 2010
Targhetta omologazione casco.
Il segno d'omologazione è composto da un cerchio dentro del quale si trova la lettera E, seguita dal numero distintivo del paese che ha accordato l'omologazione, e del numero d'omologazione. L'etichetta deve essere cucita sul sistema di aggancio -sgancio del casco.
Il segno d'omologazione qui sopra segnala che questo casco è stato approvato conformemente al regolamento europeo in Italia(E3) sotto il numero 051406.
Le prime due cifre di questo numero segnalano che l'omologazione è stata accordata conformemente alle prescrizioni del regolamento che appartiene alla serie 05(I caschi commercializzabili oggi sono della versione 05, ma chi fosse in possesso di un casco con una versione di omologazione antecedente ossia, 01, 02 o 03 o 04 potrà continuare a utilizzarlo) e che il numero di serie di produzione è 1406. Segue, dopo un trattino, il numero d'omologazione 1952.
Se troviamo una J il casco è omologato come Jet, quindi privo di mentoniera (protezione mascellare).
Se invece troviamo la P abbiamo un casco Integrale oppure un modulare con mentoniera protettiva.
Se troviamo la sigla NP allora è un casco modulare con mentoniera asportabile non protettiva si può usare aperto in assenza della mentoniera.
Poi ci sono le eccezioni i caschi omologati con la sigla J-P e quindi si possono usare indifferentemente aperti o chiusi.
I modulari con omologazione P vanno usati chiusi! Altrimenti si infrange la regola stabilita dalla direttiva ECE/ONU n°22/05 a cui l'art.171 del codice della strada si riferisce.
Questi caschi sono stati approvati conformemente al regolamento n° 22-04 o 22-05
"da un paese europeo (sottolineato)",
E1 Germany
E2 France
E3 Italy
E4 Netherlands
E5 Sweden
E6 Belgium
E7 Hungary
E8 Czeck Republic
E9 Spain
E10 Yugoslavia
E11 UK
E12 Austria
E13 Luxembourg
E14 Switzerland
E16 Norway
E17 Finland
E18 Denmark
E19 Roumania
E20 Poland
E21 Portugal
E22 Russian Federation
E23 Greece
E24 Ireland
E25 Croatia
E26 Slovenia
E27 Slovakia,
E28 Bielo Russia
E29 Estonia
E31 Bosnia and Herzegovina
E32 Letonie
E34 Bulgaria
E36 Lituanie
E37 Turkey
E40 Macedonia,
E43 Japan
E45 Australia
E46 Ukraine
E47 South Africa
E48 New Zealand.
eCY Cirpo
eMT Malta
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lunedì 11 ottobre 2010
10.10.10 Casalecchio di Reno (BO)
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10.10.2010
Appuntamento ore 15.00 a Borgo Panigale
e partenza per Casalecchio di Reno (quanti Km ragazzi)
Con un gruppo del chapter Bologna verso la festa,
auto e moto, bancarelle , prodotti tipici locali.
Parcheggio sotto il Bar Dino di Casalecchio e birra offerta
per suggellare l'incontro.
10.10.2010
Appuntamento ore 15.00 a Borgo Panigale
e partenza per Casalecchio di Reno (quanti Km ragazzi)
Con un gruppo del chapter Bologna verso la festa,
auto e moto, bancarelle , prodotti tipici locali.
Parcheggio sotto il Bar Dino di Casalecchio e birra offerta
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mercoledì 6 ottobre 2010
4º Mutòr & Paganell a Cesenatico - 3 ottobre 2010
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martedì 5 ottobre 2010
HD Sportster - Dai Trulli della Puglia
Modello : Harley Davidson Sportster
Proprietario : Angelo
Località provenienza : Puglia (Italia)
Mandaci anche tu qualche foto della tua moto con un piccolo elenco delle modifiche fatte e noi la pubblicheremo
cosi avrai modo di farla vedere ad altri appassionati del mondo Harley Davidson. decaffeinatorace@gmail.com
venerdì 1 ottobre 2010
Harley Davidson da motocross
Negli anni 70 l' Harley decise di produrre una moto un pò differente da quelle
che siamo abituati a associare al marchio, una moto da cross.
Veniva prodotta da un' azienda del gruppo Harley, la famosa Aermacchi azienda italiana.
Il motore era un 250 cc a due tempi da poco più di 32 cavalli totalmente italiano
con un fantastico carburatore Dell'Orto
Il telaio acciaio, sospensioni Kayaba,cerchi della Spagnola Akront.
Fu anche usata in gara dal pilola italiano Mauro Miele ma a livello commerciale in Italia non ebbe un grande successo un po per il peso eccessivo e la scarsa manovrabilità a detta di chi aveva questo modello,
ma anche a parere mio il prezzo dell'epoca di 2.300.000 di lire era eccessivo contro il 1.900.000 della Ktm.
Mauro Miele in sella
Questa in foto è una MX250 restaurata, ora in mostra nella Hall of Fame Motorcycle Museum presso la sede AMA a Pickerington, Ohio.
In questo video invece potrete vedere che è possibile divertirsi anche
con una Sportster su un tracciato da motocross.
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